Aprire un blog di successo: i contenuti (puntata #2)

Nella prima parte di questa rubrica abbiamo visto le basi da cui partire per aprire un blog di successo.

La fase preliminare è fondamentale per iniziare con il piede giusto, e ogni aspirante blogger dovrebbe dedicare del tempo allo studio e alla valutazione del mercato e della strategia editoriale più efficace. Non si tratta di un lavoro puramente speculativo, anzi: conoscere il mercato, banalmente, vuol dire anche conoscere i competitor da affrontare (gli altri blogger, ma anche i portali di informazione e i magazine specializzati). Non siamo più nell’epoca d’oro in cui i blog non esistevano e chiunque aveva un’idea da sviluppare aveva la piazza tutta per sé. Oggi la concorrenza è spietata e la consapevolezza degli strumenti a disposizione per promuovere un progetto complesso come il blog è aumentata a dismisura. Vediamo quindi insieme di compiere un piccolo ulteriore passo verso quel successo tanto agognato che solo i migliori riescono a raggiungere. Parliamo, se non lo avete capito, di contenuti!

Che cosa sono i contenuti? Una volta avremmo risposto che i contenuti sono i post del blog, e in parte questo principio è ancora valido. L’informatica e il web in particolare hanno subito tuttavia un’evoluzione drastica, e accanto ai classici post troviamo oggi i video (che potremmo definire come il contenuto del momento), e in seconda battuta le gallery di immagini, le infografiche e le guide digitali (tipicamente l’ebook da scaricare in download gratuito). Un blogger moderno dovrebbe essere capace di padroneggiare tutte o quasi queste risorse, cercando di non limitarsi ai soli contenuti scritti. I risultati auspicabili in termini di traffico e di engagement saranno di gran lunga maggiori se, ad esempio, molti post avranno all’interno uno o più video pubblicati nel corrispettivo canale Youtube. In tutti i casi, è sicuramente dai contenuti scritti che bisogna partire. Vediamo come.

DALLE IDEE ALLE KEYWORD, DALLE KEYWORD AI TITOLI

Parlavamo l’altra volta del blog del nostro docente Roberto. Un blog rivolto a una nicchia di pubblico ben precisa, quella degli amanti dei viaggi on the road e delle avventure in camper e van. Se ci basiamo su questo esempio (In viaggio con Ermanno), noteremo che molti dei contenuti sono stati ottimizzati per una parola chiave principale o secondaria. “Stufa elettrica per camper”, “batterie al litio camper”, “inverter per camper”, “furgoni da camperizzare”, “kit turbo motore aspirato”… La maggioranza di questi contenuti risulta in prima pagina su Google, principale motore di ricerca in Italia e non solo, generando un flusso di traffico variabile (ma sicuro) durante l’arco dell’anno. Ma che cosa vuol dire in concreto ottimizzare un contenuto? Lo vedremo nella terza parte di questa rubrica, per ora limitiamoci a dire che non basta pubblicare qualche articolo “Google friendly”. Se c’è una cosa che ripaga nel mondo del blogging, questa è la costanza!

Sono necessari centinaia e centinaia di articoli prima di cominciare ad avere un certo volume di traffico e una certa audience di pubblico. Tali contenuti, pubblicati con cadenza periodica all’interno del blog, dovranno poi essere condivisi e veicolari tramite:

  • profili e pagine social (Facebook, Instagram, Twitter in primis)
  • newsletter (ad es. con la piattaforma Mailchimp)
  • notifiche push (ottime alternative per chi non usa i social)
  • gruppi Telegram e WhatsApp

Un lavoro enorme, che spesso il blogger deve portare avanti mentre svolge il suo lavoro principale. Non è facile, ma nessuno ha mai affermato il contrario: ci vuole tanta passione e tanta, tanta costanza!

L’IMPORTANZA DELLA QUALITA’ DEL CONTENUTO

Ti sei mai soffermato con occhio critico sui contenuti pubblicati da Aranzulla? Tra i blogger più influenti del panorama nazionale, Aranzulla ha sfruttato a suo vantaggio non solo i principi dell’ottimizzazione dei contenuti (tantissime le keyword per cui Aranzulla emerge fra i risultati di ricerca), ma anche il fattore “evergreen” della qualità del contenuto. I post di Aranzulla sono curati e informativi, spiegano per filo e per segno come risolvere un problema, usano un linguaggio semplice e non cercano di fregare o raggirare in alcun modo l’utente. È questo che piace ai lettori della rete, ed è questo, di conseguenza, che piace a Google. Bisogna tenere sempre a mente che giocare sporco non porta da nessuna parte: offrire un contenuto scopiazzato o sciatto è inutile sia per il posizionamento che per quelle che sono le aspettative dell’utente. Ecco perché, come disse all’epoca Bill Gates, “content is the king”: il contenuto è il re, ammesso e non concesso che sia un contenuto di qualità.

FARSI UN NOME NELLA BLOGOSFERA (E NON SOLO)

Avrai capito dalle poche righe di questo articolo che farsi un nome nella blogosfera non è affatto alla portata di tutti. Bisogna “bloggare duro”, creando contenuti di alta qualità (meglio se ottimizzati) e aumentando nel tempo il volume di traffico. Più traffico avremo, maggiori saranno le nostre chance di monetizzare (attraverso la vendita di un prodotto, attraverso link di affiliazione e pubblicità, attraverso partnership e sponsorizzazioni). Pochi visitatori al mese rimangono una soddisfazione personale, ma non sono sufficienti per trasformare la tua attività di blogger in un mestiere retribuito. Se davvero vuoi intraprendere questa strada, ti consigliamo di rimanere sintonizzato, seguire le nostre news e partecipare ai prossimi corsi di blogging. Il docente Roberto ti accompagnerà passo passo alla scoperta di un mondo competitivo e affascinante, con regole e dinamiche in continua evoluzione. Pronto? Seguici!

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